Tutta lʼarmonia e il comfort di guida della 500 Hybrid
Non servono ricariche alle colonnine elettriche e così la 500 Hybrid risulta più sbrigativa e di facile gestione
In questʼultimo squarcio dellʼanno, in casa FCA, si fa un gran parlare della Nuova 500 e cioè della versione 100% elettrica della city car più amata dagli italiani. Ma lʼinizio del 2020 era avvenuto nel segno della nuova motorizzazione mild hybrid, che sta riscuotendo un grande successo di mercato (insieme alla Panda hybrid). Ecco perchè la nuova 500 Hybrid manderà in soffitta le versioni diesel della 500.
Il perché del successo è presto detto: non richiedendo ricariche alle colonnine, la 500 Hybrid risulta più sbrigativa, di più facile gestione, e costa anche poco rispetto alla 500 elettrica. Tutto ruota attorno al powertrain molto leggero (solo 77 kg) che abbina un nuovo ed efficiente motore a benzina ‒il FireFly 1.0 da 70 CV ‒ al motore elettrico a 12 volt BSG (Belt integrated Starter Generator), che aggiunge 5 CV e 20 Nm di coppia rispetto alla versione soltanto benzina.
Se la potenza rimane pressoché la stessa del “vecchio” 1.2 Fire, le emissioni di CO2 e i consumi diminuiscono del 20%, anche più con una guida accorta. Questo perché la cintura (belt) svolge sia la funzione di starter che di alternatore, assicurando riavvii del motore termico silenziosi e senza vibrazioni nelle fasi di arresto e ripartenza. Il comfort di marcia di questo powertrain Euro 6D è molto elevato, perché lʼunità elettrica riavvia il motore a benzina dopo lo stop o in marcia al di sotto dei 30 km/h, consigliando al guidatore di mettere il cambio in folle (fa lampeggiare la N sul display) per attivare la modalità “sailing”, di veleggiamento.
Finiti i vantaggi? Nientʼaffatto, perché lʼomologazione ibrida permette di accedere alle ZTL dei centri storici senza le limitazioni che invece hanno i veicoli con motori termici e basta, per non parlare delle agevolazioni fiscali che variano da regione a regione. Confortevole, silenziosa, efficiente, cosa chiedere di più? Al volante la nostra 500 Hybrid dimostra pure una certa “rotondità” di funzionamento, perché motore e cambio a 6 marce danno il meglio di loro a un regime più basso e quindi la marcia è armoniosa, senza strappi. Ma lʼauto è anche brillante negli scatti (il boost elettrico si nota) e piacevole da guidare, poiché lʼabbassamento del gruppo motopropulsore di 45 mm ha ottimizzato il baricentro della vettura, migliorandone la stabilità in curva.
Esteticamente la 500 Hybrid si distingue alla Nuova Fiat 500 (quella tutta elettrica). È un poʼ più corta e bassa e ha gli stessi gruppi ottici anteriori del modello non ibrido, con la possibilità anche di chiedere la versione con la capote in tela. I prezzi partono da 11.350 euro con rottamazione (+2.700 euro la cabrio 500C), ma i livelli di allestimento sono ben sette, inclusi i top di gamma Launch Edition e Dolcevita.
Per chiudere, un cenno alla MTA, lʼex Meccanotecnica Codognese, azienda che è stata al centro della prima ondata del covid per la chiusura dovuta alla prima zona rossa insediata a Codogno. Ora MTA è ripartita e ai sistemi mild hybrid della 500 fornisce vari componenti: uno specifico nodo di derivazione a 3 vie dotato di coperchio, la centralina vano motore FRB, un’unità relé RB e di un modulo portafusibili 20 MiniVal, oltre alla centralina batteria CBA nella nuova versione Strong. Per il 2021 è giusto il caso di fare gli auguri.
Fonte Tgcom24