Al volante delle nuove BMW serie 5 e i5: vince l’elettrica?

Nuova BMW serie 5 ne ha per tutti i gusti: ecco la prova-confronto della BMW 520d xDrive Diesel e della BMW i5 M60 elettrica

Quasi dieci centimetri in più a sfondare la soglia dei cinque metri di lunghezza, mantenendo abbastanza abbrivio da raggiungere i 5,06 m da paraurti a paraurti: è cresciuta tantissimo la nuova BMW Serie 5, giunta ormai all’ottava generazione, che da berlina media del Marchio studia da ammiraglia, forse per andare incontro ai gusti dei mercati esteri (coreano e statunitense in primis, seguiti da Cina, Germania e UK). Anzi, sfida addirittura le limousine, portando a bordo il meglio delle tecnologie della Casa di Monaco: dai videogame alla guida assistita più evoluta, all’elettrificazione totale con ricarica ”smart”. Ho provato la nuova BMW 520d xDrive 2023 e la potentissima BMW i5 M60 elettrica: le opinioni dopo il test drive.

DESIGN E INTERNI

Per gli amanti delle forme classiche, la nuova BMW Serie 5 berlina è davvero molto… berlina. L’architettura a tre volumi è accentuata da raccordi spigolosi e tagli netti, che per certi versi possono richiamare alla memoria l’antica rivale Mercedes Classe E W212 di quarta generazione. Lunghissimo il cofano nella vista laterale, più corto lo sbalzo posteriore: lo slancio c’è, ma al prezzo di un profilo non del tutto equilibrato. Il frontale trova il giusto grado di aggressività senza compromettere l’eleganza. In pratica evita di ricorrere a un ”doppio rene” eccessivamente grande (che tuttavia può diventare luminoso con l’optional BMW Iconic Glow). A dare grinta e importanza a questo lato della vettura ci pensa il doppio rigonfiamento sul cofano – o powerdome, come piace chiamarlo ai designer – raccordato con le due parti superiori della griglia frontale. Dietro sono protagoniste le luci dal design modernissimo, separate da un filetto cromato, e plastiche verniciate a contrasto a stemperare una certa imponenza.

BOCCHETTE TOUCH All’interno, la plancia spicca per linearità e pulizia. È un ambiente minimalista, quello della nuova Serie 5, dove la strumentazione digitale con i suoi due display, raccolti in un unico pannello curvo, assolvono molte delle funzioni di comando. Lo schermo per la strumentazione misura 12,3 pollici, mentre quello per l’infotainment spicca nitidezza e per ampiezza, con i suoi 14,9 pollici in formato ultra-panoramico. Nuova Serie 5 porta a battesimo il nuovo sistema operativo 8.5 per l’infotainment, che guadagna menu ridisegnati, con le funzioni d’uso più comune in primo piano. Ora alcune informazioni sono effettivamente più accessibili, mentre altre – per esempio i consumi – sono un po’ meno facili da trovare per chi è abituato ai vecchi menu: solo questione di abitdine, comunque.

PER PASSARE IL TEMPO Con l’OS 8.5 salgono a bordo dell’auto anche funzioni connesse inedite, da sfruttare a motore spento, magari durante le soste per la ricarica. In primis i videogame della piattaforma AirConsole, che si giocano usando il proprio smartphone come joystick dopo averlo sincronizzato con l’app tramite la lettura di un codice QR (compatibile sia con iPhone sia con Android). E con il collegamento 5G dell’auto ci sono pure YouTube e lo streaming video di Tivo, che comprende i programmi di Rai Play. Tasti e pomelli non ce n’è molti, ma non sono spariti del tutto, trovando una sintesi ben riuscita tra comandi touch e non. Le regolazioni del clima, per esempio, sono sul display a centro plancia, ma sempre visibili in una striscia dedicata alla base dello stesso. Così non devo cercarli tra i menu. Sulla penisola davanti al bracciolo centrale sopravvive il bel pomellone dell’iDrive, per navigare nell’infotainment senza lasciare ditate in bella vista, oltre al volume dell’audio, al comando della trasmissione e ai pulsanti per le modalità di guida. Sono a sfioramento le regolazioni per le bocchette di ventilazione in plancia e non mancano comandi vocali ben integrati con molte funzioni dell’auto.

A BORDO A sfioramento sono anche i comandi delle serrature e le memorie del sedile di guida, che con le regolazioni per le bocchette e i comandi per l’anti-appannamento dei cristalli formano quella che BMW chiama Interaction Bar, ossia una striscia touch retroilluminata che circonda l’abitacolo. È un esperienza molto ”digitale”, sedersi a bordo della Serie 5 2023, con luci ambient multicolore che sottolineano un lusso dal sapore tecnologico. Piacevolezza dei materiali e qualità costruttiva non sono in discussione, anche se la plastica è lasciata a nudo nella parte bassa dei pannelli porta. E non è in discussione neppure lo spazio a bordo, che è proprio quello che ti aspetti (abbondante) da un’auto he ha un passo di quasi tre metri (2.995 mm, per la precisione). Uno spazio ottimizzato per quattro, perché il pavimento molto rialzato al centro riserva al quinto passeggero un’accoglienza meno calorosa. Piace la scelta di materiali vegani per la finitura degli interni: dalla simil-pelle Veganza di serie al tessuto Merino offerto in opzione.

AL VOLANTE

La missione della nuova Serie 5 è trovare la sintesi perfetta tra il piacere di guida della Serie 3 e il lusso, il comfort e le dotazioni della Serie 7. Per scoprire se ci riesce, mi metto al volante della BMW 520d xDrive, a gasolio e con trazione integrale. Dal Diesel arrivano subito graditissime conferme, con 197 CV e 400 Nm sempre pronti sotto al piede a dare un gran gusto nelle riprese. Il cambio automatico a 8 rapporti è puntuale quando fa da sé, risultando anche ragionevolmente veloce se adoperato in modalità manuale-sequenziale con le palette dietro al volante. Il sound del motore è un mormorio garbatissimo e il comfort sempre al top. La velocità di 228 km/h e lo 0-100 km/h in 7,3 secondi vanno a braccetto con consumi decisamente buoni per un’auto di questa stazza e a trazione integrale, visto che il computer di bordo ai 130 km/h autostradali registra 6 l/100 km.

AL VOLANTE DELLA DIESEL Esco dall’autostrada alla volta del Santuario d’Oropa e tra le curve mi sorprende la precisione dello sterzo: la Serie 5 Diesel sembra leggermi nel pensiero. E la cosa è ancora più stupefacente perché sull’auto in prova sono installate le ruote posteriori sterzanti opzionali, che non di rado fanno percepire una sovrapposizione dell’elettronica ai miei comandi. Non qui, però, perché in BMW hanno ottenuto una calibrazione magistrale del sistema; al punto che se non vedessi le ruote posteriori cambiare inclinazione da sole in manovra penserei quasi che fossero fisse. Nei tornanti mi aiuta lo sterzo a rapporto variabile di serie a muovere meno le mani, visto che diventa tanto più diretto quanto più il volante si allontana dal centro. Finché non si forza troppo il ritmo e le curve non si fanno troppo strette e pressanti, la 520d xDrive è un vero piacere da guidare, soprattutto attivata la modalità di guida Sport che limita l’intervento dei controlli di trazione e stabilità. Anche perché comunque, con il 4×4 di BMW, la stabilità è a prova di bomba. Solo nelle manovre più rapide i 19 quintali di peso si fanno sentire, dimostrando che qui il compromesso tra Serie 3 e Serie 7 è leggermente spostato più in direzione della limousine.

AL VOLANTE DELL’ELETTRICA Promossa la Diesel a pieni voti, passo alla BMW i5 M60, top di gamma a motore elettrico: anche lei a trazione integrale. Subito ritrovo la precisione dello sterzo che tanto mi era piaciuta sulla sorella a gasolio, ma rimango impressionato nel constatare che l’elettrica maschera addirittura meglio il suo peso. E qui siamo a livelli francamente inconcepibili, visto che la i5 M60 si avvicina ai 24 quintali sulla bilancia: mezza tonnellata in più della Diesel. Eppure la guida è addirittura più piacevole: sembra più composta e immediata, tanto che in breve, attivata la modalità Sport, mi ritrovo a forzare gli inserimenti in curva per aiutare a chiudere le traiettorie facendo allargare leggermente il posteriore, come farei con un’auto di impostazione ben più votata alla guida sportiva. Il merito di tutto ciò va ricercato in parte nel baricentro più favorevole, dato dalle batterie sotto al pavimento, e soprattutto dalle barre stabilizzatrici attive a controllo elettronico, che controllano molto meglio l’inclinazione laterale dell’auto nelle manovre brusche. Anche qui il sistema è calibrato magistralmente e non ho mai la sensazione di un computer che fa le cose al posto mio o addirittura contro di me. Eccellente!

SOUND CHECK Se la Diesel in città era silenziosa, l’elettrica lo è ancora di più, ma il vantaggio si assottiglia al salire della velocità. Ai 130 km/h autostradali, una verifica col fonometro indica 70 db per la Serie 5 a batterie e 71 db per quella a gasolio. Il fatto è che a queste andature sono fruscii aerodinamici e rotolamento degli pneumatici a prevalere, mentre il motore sparisce quasi. In compenso la i5 M60 sfodera una grinta nei sorpassi che l’altra non può nemmeno avvicinare. Del resto qui ci sono 601 CV, accompagnati da 820 Nm, che si traducono in uno 0-100 km/h bruciato in soli 3,8 secondi. Alla violenza dello sprint da fermo si accompagna – dove consentito – una rapidità strabiliante nel raggiungere la velocità massima, limitata a 230 km/h.

LA RICARICA L’autonomia dell’elettrica raggiunge i 516 km, a fronte di una ricarica che richiede 4h25′ per un rifornimento completo da una presa a 22 kW o mezz’ora per passare dal 10 all’80% da una presa a 204 kW in corrente continua. Non sempre è possibile trovare colonnine di questo tipo, va detto, ma in prospettiva è interessante anche la funzione Plug&Charge Multi Contract, che permette di registrare nell’auto i dati per il pagamento e rifornirsi senza tirar fuori la carta della colonnina: ci pensa l’auto stessa a pagare, non appena collegate la presa di ricarica. È un sistema molto comodo, ma in divenire: per ora funziona in alcune stazioni Ionity e Enel X, ma fa risparmiare un bel po’ di tempo.

IL PILOTA AUTOMATICO Ultima prova, la guida assistita di livello 2, che negli USA e in Germania potrebbe sfruttare persino il sorpasso semi-automatico. In pratica, avvicinandosi a un’auto più lenta, l’auto chiede se vogliamo sorpassare e basta uno sguardo allo specchietto dalla parte dove vogliamo spostarci per dare al pilota automatico il consenso per effettuare la manovra. BMW lo chiama Active Lane Change Assistant con attivazione oculare. Negli USA e in Germania è anche possibile evitare di toccare il volante mentre è in funzione la guida autonoma, mentre da noi la Serie 5 non lo permette per le diverse regole del Codice della Strada. Il sistema, però, rimane particolarmente efficiente, come ho verificato su strada, mantenendo bene il centro della corsia anche nei curvoni affrontati a 130 km/h. Non ricordo altri sistemi di questo tipo che mi abbiano trasmesso altrettanta sicurezza.

PREZZI E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Mild hybrid Diesel o benzina, plug-in hybrid o 100% elettrica: le motorizzazioni della nuova BMW Serie 5 coprono quasi tutte le esigenze. Per una BMW 520d xDrive, con il suo motore a gasolio e il minimo livello di elettrificazione, ci vogliono almeno 70.300 euro, mentre per la top di gamma a batterie BMW i5 M60 la richiesta parte da 100.200 euro. Va da sé che, con 30.000 euro di differenza, le due auto provate non sono direttamente confrontabili neppure in presenza dei più generosi incentivi. Il confronto andrebbe fatto con il modello di ingresso alla gamma elettrica: quella BMW i5 eDrive40, che apre il listino a 74.400 euro con trazione posteriore, 340 CV e 430 Nm di coppia. Per chi volesse sperimentare la mobilità elettrica è lei quella da scegliere, con la sua autonomia fino a 582 km, 193 km/h di velocità e uno 0-100 km/h in 6 secondi: ha tutto quel che serve senza strafare. L’elettrico ha però il problema di risentire molto di più dello stile di guida e l’autonomia indicata cala drasticamente se viaggiate a tutto gas sulle autostrade tedesche senza limiti. Per chi ha il piede pesante o viaggia tanto, il Diesel è una gradita conferma: parco nei consumi e più economico all’acquisto. Tanto più che il listino delle nuove BMW Serie 5 è piuttosto snello: le dotazioni di serie sono già molto ricche e assai più complete di quello che ci si aspetta da una Casa tedesca. La gamma, tuttavia, è destinata ad ampliarsi. Stay tuned!

SCHEDE TECNICHE A CONFRONTO

BMW 520d xDriveBMW i5 M60
Motore1.995 cc, 4 cilindri, turbodiesel, mild-hybridElettrico
Potenza massima di sistema197 CV517 CV (601 CV di picco)
Coppia massima di sistema400 Nm795 Nm (820 Nm di picco)
Velocità228 km/h230 km/h
0-100 km/h7,3 secondi3,8 secondi
Consumo dichiaratoda 5,5 a 6,0 l/100 kmda 18,2 a 20,6 kWh/100 km
Autonomiada 455 a 516 km
Ricarica7,4 kW AC monofase; 22 kW AC trifase; 204 kW CC
CambioAutomatico a 8 rapportiassente
TrazioneIntegraleIntegrale
Dimensioni5,06 x 1,90 x 1,52 m5,06 x 1,90 x 1,51 m
Bagagliaio520 litri490 litri
Pesoda 1.830 a 1.905 kgda 2.305 a 2.380 kg
PrezzoDa 70.300 euroda 100.200 euro

Fonte motorbox.com